La rivista ProArch Intersezioni, promossa dalla Società Scientifica Nazionale dei Docenti di Progettazione Architettonica, è un progetto culturale aperto e condiviso, nell’ambito della Composizione Architettonica e Urbana, dell’Architettura degli Interni e dell’Architettura del Paesaggio, in grado di rappresentare le Scuole di Architettura italiane, come luogo di intersezione e di confronto delle diverse posizioni.
ProArch Intersezioni, multilingue (italiano e inglese) e aperta al dialogo interdisciplinare, è un semestrale Double-Blind Peer Reviewed che si occupa di cultura del progetto, rivolta all’indagine dei rapporti tra teoria e prassi della progettazione architettonica in Italia.
CALL FOR ABSTRACT / 02
Proroga deadline May 06, 2024
Il progetto urbano. Politiche della città e per la città
The urban project. Policies of the city and for the city
PAROLE E FORME / WORDS AND FORMS
Il numero della rivista è dedicato all’esplorazione delle condizioni per cui il progetto di architettura può essere considerato prodotto di ricerca scientifica. L’affermarsi, a scala nazionale, di procedure di valutazione formalizzate, come l’ASN e soprattutto la VQR, sta infatti trasformando radicalmente le forme tradizionali di legittimazione della produzione accademica dei progettisti architettonici, ponendo la necessità di una definizione delle convenzioni culturali con cui misurare la sua validità tecnico scientifica.
Cosa rende un progetto architettonico rilevante dal punto di vista della ricerca scientifica? La sua coesione formale (rispetto a quali idealtipi)? La sua fedeltà a una tradizione culturale (quale)? La sua capacità di associare istanze (con quale perimetro)? Il suo apprezzamento all’interno di una comunità (particolare come quella accademica o universale)?
Senza aver la pretesa di chiudere un dibattito che attraversa l’intera storia del progetto di architettura, la rivista intende aprire un campo di confronto tra differenti fenomenologie di risposta del progetto architettonico alla domanda di scientificità.
This journal issue explores the conditions under which architectural design can be considered a product of scientific research. The emergence of formalized evaluation procedures at the Italian level, such as ASN and especially VQR, is radically transforming the traditional forms of legitimizing the academic production of architectural designers. Consequently, there is a need to define the cultural conventions by which the technical-scientific validity of architectural design can be measured.
What factors make an architectural project relevant from the perspective of scientific research? Does its formal consistency (relate to certain ideal types)? Does it demonstrate fidelity to a particular cultural tradition (which one)? How does it associate instances (within certain boundaries)? How is it appreciated within a community (whether academic or universal)?
While not intending to conclude a debate spanning the entire history of architectural design, the journal aims open a field to facilitate a comparative analysis of different phenomenologies in architectural design’s response to the question of scientificity.
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