X forum Proarch Genova Le parole e le forme 16-18 novembre a cura di Francisco Aires Mateus Gli scarti di produzione delle cave di marmo sono un segno dello spreco contemporaneo. Si puó immaginare qualcosa que nasce da questi pezzi di pietra, quasi morti. Che spazialità puó contenere un pezzo di dimensione cosí ridotta?
Gli scarti di produzione delle cave di marmo sono un segno dello spreco contemporaneo. Si puó immaginare qualcosa que nasce da questi pezzi di pietra, quasi morti. Che spazialità puó contenere un pezzo di dimensione cosí ridotta? La attività estrattiva supporta da sempre l’economia delle aree con questa vocazione, ma ha profonde ripercussioni sul paesaggio. Come cicatrici, le cave sono testimoni del consumo abbondante delle risorse naturali di questi territori, dove prodotta una quantità enorme di macerie. Si fa riferimento a resti di una lavorazione precedente che, per fattori quali dimensione, rotture o difetti superficiali, non sono idonei all’utilizzo in successivi cicli produttivi. Pensiamo che una pietra di scarto abbia un valore minore.
In realtà, si tratta semplicemente di un materiale che non rientra nelle logiche commerciali tradizionali, in quanto elemento non adatto ad un processo produttivo seriale. A partire da questa pietra nasce un approccio di valorizzazione e recupero dello scarto, come vera e propria ricerca progettuale. Il tema non è unicamente quello di produrre oggetti, quanto quello di servirsi dell’espediente della produzione per raccontare una storia e un percorso di valorizzazione di residui, facendo così emergere il tema dell’irregolarità, dell’irripetibilità, dell’artigianalità, con l’obiettivo di nobilitare pietre di scarto, apparentemente prive di alcuna qualità. L’imperfezione della pietra diviene un’opportunità e non un difetto.
Questo ci porta a rivedere la nostra percezione di bello, facendo sì che non solo venga data una seconda vita a forme e materiali che normalmente verrebbero scartati, ma anche lo scarto diventi l’elemento fondatore. Questa occasione di guardare differentemente alle cose, cambiando semplicemente il punto di vista, può portare con sè un valore ambientale, storico e culturale, che è espresso da questi blocchi irregolari, capaci di svelare delle potenzialità inaspettate.